Io sono Armando

Armando Verrocchio – Roberto Giuliani

“Cos’è la vita a novant’anni, se non i suoi ricordi? Se arrivi alla vecchiaia è perché Iddio non ancora ti ha voluto. Io ci sono arrivato. Alla fine, verrà il taverniere per presentarmi il conto. Solo allora capirò come mi sono comportato.”

Il libro è la storia in prima persona della vita di un imprenditore di Pescara. Volutamente impostato come diario-racconto e suddiviso in decenni. Nella stesura il protagonista è stato coadiuvato dal suo amico Roberto che ha prestato la sua penna senza snaturare in alcun modo il suo progetto e lasciando inalterati i suoi ricordi, pensieri e riflessioni.

Un percorso iniziato nel vecchio borgo della marina nord di una Pescara vissuta da gente semplice e laboriosa in perenne lotta per la sopravvivenza. Da una città ferita da pesanti bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, ai giorni d’oggi. Il lavoro, l’impegno, il riscatto lo portano a raggiungere traguardi importanti in un cammino senza orizzonti e senza limiti, ma con il coraggio, la serietà, il profondo senso del dovere e la consapevolezza delle sue capacità.

La narrazione si sofferma sulle sue numerose iniziative e sugli aspetti materiali acquisiti ed evoca inoltre i sogni e le speranze di ogni uomo, non sottacendo le delusioni e le sconfitte.

Non è un’esaltazione dell’io, ma uno stimolo al fare, al guardare oltre, a non arrendersi.

Lo contraddistingue anche la modestia di confessare che il merito non è solo suo, ma anche dei suoi collaboratori e, soprattutto, di un’entità occulta che lo accompagna da sempre: la nonna, il suo angelo custode, che nei momenti tormentati lo tocca nella notte; una presenza che, dopo i primi attimi di terrore, lo scuote e lo stimola a reagire.