Come nel sogno

Milvia Di Michele

“Come nel sogno” si apre con un racconto “Martin, il custode” di genere fantascientifico, caratterizzato dalla figura anagogica di Martin che impersona il custode non solo di A e Zeta (i protagonisti), ma anche di tutti i personaggi delle narrazioni che si susseguono. L’autrice gli dedica lettere che sugellano il rapporto di guida “spirituale” con lo stesso.

Nel secondo racconto, il più lungo, l’autrice si sofferma su ampie e dettagliate descrizioni rivolte alla natura e alle personalità delle “Tessitrici” (le protagoniste). Durante un viaggio, che funge da cornice, si confidano segreti e progetti condivisi in occasioni nuove e intraprendenti.

L’ultima narrazione, la più breve, si tratta di un giallo enigmatico, che include un monologo teatrale e delle sporadiche riflessioni.